Una settimana di fuoco sul tema, aperta dalle dichiarazioni del Capo dello Stato Mattarella, cui Tiziana Cignarelli ha fatto seguito fino alle timide ammissioni del Ministro Fitto sui ritardi effettivi che il nostro Paese vive nel cogliere le opportunità del PNRR. “Quella dell’attivazione sistematica, diretta e operativa di competenze professionistiche adeguatamente inquadrate potrà non essere l’unica soluzione, ma se non altro è una strada diversa da quelle che hanno portato a errori, ritardi e problemi”. Così Tiziana Cignarelli, segretario generale Flepar e Codirp, commenta le parole del Capo dello Stato sui ritardi nell’attuazione delle 6 missioni del Pnrr. “Occorre attivare una logica diversa che consenta da un lato alla politica di accorciare le distanze, – continua la Cignarelli – di attivare un canale diretto di impulso all’attuazione, monitoraggio, controllo, dall’altro un sistema di decisione diffuso e trasparente che permetta di lavorare ai progetti in parallelo ed in rete. Invece, con il dichiarato obiettivo semplificante, continua a consolidarsi, anzi rafforzarsi, il modello centralistico che non ha funzionato, perpetuando una catena di comando eccessivamente lunga e frammentata che non consente la necessaria spinta, non soltanto nella fase progettuale, ma ancor più nella fase attuativa dei progetti previsti dal Pnrr Si riconosce ormai unanimemente quanto sosteniamo da tempo: il successo del Pnrr passa per l’acquisizione di un numero sufficiente di competenze specialistiche”. In questa dichiarazione alla stampa ripresa dalle principali agenzie, c’è la “ricetta Codirp”, sostenuta fin dal primo decreto PNRR del febbraio 2021. Le dichiarazioni del Segretario Generale appaiono oggi su un approfondito articolo sul tema di Iannaccone sul quotidiano Domani e su una lettera al Direttore de il Fatto Quotidiano che gira sui social. Verrebbe da dire lo avevamo detto.

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