CCNQ per la ripartizione dei distacchi e dei permessi tra le associazioni sindacali rappresentative nei comparti e nelle aree di contrattazione nel triennio 2022-2024

15/06/2023

Report Riunione Aran 14 giugno – Stato della Trattativa

Codirp ha ribadito la contrarietà a rinvii della rappresentatività per la rilevazione delle deleghe, quantomeno della dirigenza, visto il rinvio nella bozza ricevuta delle elezioni delle RSU al 2025.

Abbiamo altresì ribadito che un tavolo negoziale non può procedere a semplici rinvii o contratti compilativi che non rendono merito alla contrattazione, per chi crede che abbia ancora un ruolo almeno. Abbiamo nel merito chiesto che l’art. 1 comma 3 della bozza in modifica dell’art. 6 su “locali per assemblea” si coordini con l’art. 4 (diritto di assemblea) così come modificato su nostra richiesta con inserimento delle assemblee on line. 

Art. 25 su rappresentatività abbiamo chiesto che il comitato paritetico possa esprimersi su ammissione deleghe in busta paga anche dopo febbraio non solo per le sigle che rischiano la rappresentatività, ma per tutte. Abbiamo reiterato la nostra richiesta di non fare fotografia limitata a un giorno, ma ad un arco di tempo apprezzabile, un anno, per evitare i giochi di cancellazioni pilotate o iscrizioni fittizie. 

art. 30 su distacchi della dirigenza scolastica abbiamo segnalato che la mobilità della dirigenza scolastica si attiva al 15 luglio di ogni anno, per cui porre il termine per la richiesta dei distacchi al 30 giugno è di fatto un non senso trattandosi di termine che non può rispettarsi. Su dirigenza scolastica abbiamo anche segnalato errore nei distacchi distribuiti nella tabella finale. 

art. 36 “norme transitorie – aree dirigenziali”  visto che come recita il primo comma, “in attesa che la rappresentanza sindacale dei dirigenti delle aree contrattuali venga disciplinata, in coerenza con la natura delle funzioni dirigenziali, da appositi accordi, i soggetti sindacali nei luoghi di lavoro sono la rappresentanze sindacali aziendale (RSA) costituite espressamente dalle organizzazioni sindacali rappresentative,” abbiamo chiesto che siano fruibili i permessi previsti dall’art. 33, comma 1, lett. a) del CCNQ 2017, dei quali invece il comma 2 dell’art. 36 prevede la sospensione. Trattasi di fatto di una irragionevole compressione delle prerogative sindacali perché la ratio di questi permessi è che servano sui luoghi di lavoro e se la dirigenza, finché non ha le RSU, agisce con le RSA, deve poter fruire di quei permessi, al pari del comparto. Questo punto stranamente non ha suscitato la dovuta attenzione da parte delle altre confederazioni della dirigenza, ma sarà il caso di ribadirlo e di capire i motivi di questa sospensione. 

Al termine del giro di tavolo ARAN ha ribadito che non ha mandato per modificare significativamente l’accordo quadro, che è disponibile a togliere inciso dall’art. 18 sulla invarianza dei costi sui permessi per il comparto scuola e il riferimento ai poteri di deroga da parte del comitato paritetico alle regole della rappresentatività (istanza che abbiamo sostenuto anche noi per evitare un potere di deroga senza criteri e limiti al comitato paritetico). 

A fronte di tale risposta abbiamo dato disponibilità di massima a sottoscrivere pur sottolineando che si sarebbe potuto e dovuto modificare altro per dirimere i dubbi che spesso sorgono sull’applicazione del testo. Lo ribadiremo alla prossima riunione fissata per il 22 giugno, soprattutto in ordine alla mancata risposta sull’art. 36; prima del prossimo incontro ARAN invierà testo aggiornato con nota congiunta che riservi ad un prossimo tavolo la negoziazione sulle parti dell’accordo al momento non modificabili. 

Scritto da: Loredana Ulivi
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