Roma, 17 apr – “La digitalizzazione e la rigenerazione della PA sono temi portanti sui quali FLEPAR E Codirp sono impegnati da sempre. Sul lavoro agile chiediamo ancora una volta che sia veramente agile e visto senza pregiudizi come uno strumento di innovazione dei modelli organizzativi nella #PA. Il #lavoroagile è #lavoro, agile è solo la modalità. La digitalizzazione e l’innovazione delle Pubbliche Amministrazioni sono tra gli obbiettivi del #PNRR e per realizzarli occorre e un cambio culturale ed un nuovo approccio alle modalità organizzative del lavoro che porti ad una maggiore responsabilità ed autonomia del lavoratore”. Lo afferma in una nota la FLEPAR, la Federazione dei professionisti pubblici, guidata da Tiziana Cignarelli, nella giornata in cui il ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo partecipa all’evento “Facciamo semplice l’Italia” organizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica per raccogliere le indicazioni e le proposte delle istituzioni e degli stakeholder, presso la sede INAIL a Roma. “Noi riteniamo – si legge nella nota – che per ricostruire il senso di appartenenza dei lavoratori per la PA sia importante lasciar loro esprimere le loro capacità attraverso una organizzazione del lavoro basata non su processi e funzioni piramidali ma sulle capacità e sui risultati secondo il modello della qualità totale. La digitalizzazione è occasione per creare un sistema misto che sfrutti la flessibilità del lavoro agile e dia senso al lavoro in presenza, attraverso workshop e team interprofessionali, è per noi una ‘riforma a costo zero’ imprescindibile se vogliamo raggiungere veramente gli obbiettivi del PNRR. Il capitale umano della PA è il punto chiave da cui ripartire per la rigenerazione della PA. Oggi la PA sconta una stagione di anni di tagli al personale giustificati da vere e proprie campagne denigratorie del lavoro pubblico, tanto che i giovani nemmeno più aspirano a far parte della PA e si vede dall’andamento dei concorsi pubblici. Quello che noi chiediamo è un rilancio della PA attraverso la valorizzazione delle capacità dei professionisti tecnici che sono fondamentali per la ripartenza del Paese in questa fase. Per questo chiediamo con forza che i nuovi assunti vengano inquadrati quali professionisti nell’area della dirigenza e non secondo altri profili che finirebbero con tarparne le potenzialità”.